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4 semplici gesti per diminuire la ritenzione idrica

Ritenzione idrica

Che cos'è la ritenzione idrica?
La ritenzione idrica è un disturbo particolarmente presente che colpisci milioni di persone soprattutto le donne (in italia il 30% delle donne soffre di questo disturbo).
Con il termine Ritenzione idrica stiamo indicando una tendenza del nostro corpo a trattenere i liquidi e solitamente questi accumuli vanno a posizionarsi in zone predisposte come addome, glutei e cosce.
Questo accumulo genera un anomalo rigonfiamento dei tessuti e si ha quindi un edema.
A causa dell'alterata circolazione venosa e linfatica insieme a questi liquidi ristagnano anche numerose tossine che alterano un metabolismo cellulare già compromesso dal ridotto apporto di ossigeno e nutrienti.

Cosa possiamo fare per diminuire questo disturbo?
Dall'esperienza personale posso consigliarvi un quartetto vincente.

FIBRE
Un corretto apporto di fibre aumenta la mobilità intestinale quindi si va a diminuire la stitichezz, Ritenzione idrica
un disturbo che ostacola il deflusso venoso a livello addominale.

VITAMINA C
Una vitamina fondamentale per il nostro organismo è la vitamina C, che va a proteggere e a migliorare la microcircolazione.

OMEGA 3
Fondamentali per il sistema cadriovascolare, contribuiscono a regolare la pressione sanguigna e il livello dei grassi.

ACQUA
Bere tanto e soprattutto bere acqua veramente buona, quindi priva di contaminanti, aiuta il nostro corpo a espellere l'acqua in eccesso, poichè una corretta idratazione iuta a sconfiggere la ritenzione idrica. un paio di litri al giorno sono consigliati.

per avere i prodotti consigliati in questo post contattatemi QUI

Potrebbe interessarti: http://www.my-personaltrainer.it/salute/ritenzione-idrica.html

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La chiave giusta per stare in forma

Il nostro corpo ci permette di stare bene se lo trattiamo bene.
Quante volte ci ritroviamo a mangiare cibi poco salutari? alla fine non solo la bilancia ne risente, ma tutto il nostro corpo ci chiede aiuto...

Per capire se il nostro corpo ha un peso corretto prendiamo in considerazione l'IMC che è il parametro più semplice e più utilizzato per definire il grado di sovrappeso.
L'IMC o in altre parole indice di massa Corporea è facile da calcolare... prendete una calcolatrice e fate questa semplice operazione:

peso (in chilogrammi) 
(altezza (in metri))al quadrato

faccio un esempio numerico:
Una persona alta 1,65 m che pesa 60 kg ha un IMC = 60/(1.65*1.65) = 22

I parametri per capire in che fascia di peso siete sono:
indice inferiore a 18.5 - SOTTOPESO
indice compreso tra 18.5 e 25 - PESO NELLA NORMA
indice compreso tra 25 e 30 - SOVRAPPESO
indice superiore a 30 - OBESITA'

Sebbene il IMC sia un indice ampiamente usato e riconosciuto per la valutazione del peso corporeo, non può essere utilizzato per alcuni soggetti quali i bambini e le donne in gravidanza. Non è nemmeno affidabile per le persone che pesano di più a causa della ritenzione idrica o della massa muscolare, o per le persone di bassa statura.

Adesso che sai in che fascia di peso sei, puoi decidere se voler bene al tuo corpo nutrendoti nel modo corretto, come è scritto nel tuo DNA oppure continuare a fare scelte sbagliate che compromettono l'ottimale funzionamento del tuo preziosissimo corpo.. RICORDATI CHE NE ABBIAMO SOLO UNO...

Ok, chi sa interpretare il DNA??? 
Beh semplice degli scenziati!!! Solo di recente, hanno scoperto il forte legame esistente tra il DNA e il modo in cui il nostro organismo risponde all’alimentazione e all’attività fisica. Ad esempio, per alcune persone è più indicato consumare meno carboidrati, mentre altre devono ridurre il consumo di grassi. Anche l’attività fisica necessaria per perdere peso varia da persona a persona.

Il risultato che indica il tipo di dieta e di sport più indicati per te e per il tuo organismo e basato soprattutto sulle tue preferenze sia alimentari che di attività fisica, sarà comunicato solo a te, e verrai seguito da un istruttore personale on line, il quale ti aiuterà a seguire il programma di nutrizione che ti permetterà di tornare in forma e sentirti meglio.

Non è una dieta yo-yo, questo è un programma mira al controllo e alla gestione del peso in modo duraturo e costante nel tempo.

Io posso offrirti questo servizio, se ti interessa contattami. Per ogni curiosità commenta o contattami.




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Perchè ti comporti così?

Solo tu sai chi sei e perchè lo fai... ne sei sicuro???

Solo ieri mi hanno spiegato come funziona il comportamento umano...
Tutti noi agiamo secondo questo schema, ma esserne consci è una cosa favolosa... Ti aiuta a interagire con gli altri e a capire di più le persone.

Tutti noi giudichiamo una persona da quello che vediamo, da cosa fa e come lo fa. entriamo nella sfera dei COMPORTAMENTI.
Ci siamo mai chiesti cosa ci spinge a comportarci in un modo piuttosto che un'altro???

Ognuno di noi è un iceberg quello che fa vedere è solo una perte.. e quello che c'è sotto è molto più grande di quello che pensiamo.

Alla base di ognuno di noi ci sono i BISOGNI, che possone essere soddisfatti o insoddisfatti.

Un bisogno insoddisfatto genera inconsciamente in noi dei VALORI, e questi sono attrattori di energie, pensieri ed emozioni.

I PENSIERI e le EMOZIONI fanno generare delle azioni che ci portano a dei COMPORTAMENTI.

facciamo un esempio banale...


Ho il bisogno insoddisfatto di comprarmi una vestito da sera che ho visto in una vestrina..
Si generano dei valori di eleganza, status sociale ecc...
Questi valori mi fanno generari dei pensieri, mi vedo ad una serata di gala con il mio bel vestito, mi immagino i complimenti che mi fann...
Queste emozioni mi portanto a passare tutti i giorni davanti al negozio e in seguito a comprarlo.



Ogni comportamento nasconde un bisogno che deve essere soddisfatto.

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Caffè e Vitamine

La Caffeina è uno stimolante che spesso oggi viene utilizzata come ingrediente di base in vari prodotti energetici, quali bevande o caramelle.

  • 1 tazza di espresso: 80 mg
  • 1 tazza di caffè solubile: 57 mg
  • 1 lattina di Coca-Cola (330 ml): 35 mg
  • 1 tazza di tè: 60 mg (variabile a seconda del tè)
  • 1 lattina di energy drink (250 ml): 80 mg
Anche se la caffeina può darci una sensazione di incremento energetico e ci faccia rimanere svegli, può causare effetti collaterali e può ridurre l'assorbimento di vitamnie e minerali.
Le vitamine del gruppo B non sembrano essere influenzate dalla caffeina (ci sono ancora degli studi in corso).
Le vitamine A - E - C sono fortemente influenzate dal consumo di caffeina.


La carenza di vitamica C inizialmente come sintomatologia è aspecifica, compaiano infatti stanchezza, affaticamento, inappetenza, dolori muscolari e aumentata sensibilità alle infezioni.
in seguito compiono sintomi specifici a carico dei tessuti di sostegno (ossa, cartilagine, tessuto connettivo) e delle gengive. Si manifestano emorragie petecchiali a livello cutaneo, specialmente degli arti, contemporaneamente le gengive si tumefanno, diventano dolenti e spugnose, con comparsa di tipiche emorragie, che possono sfociare in fenomeni ulcerativi e necrotici, con espulsione dei denti.

Un primo segnale di carenza di vitamina A può essere la cecità notturna, ovvero un ritardo nell'adattamento agli stimoli luminosi esterni, quando vi sono ambienti scarsamente illuminati. Una carenza prolungata può portare anche a secchezza oculare o alla formazione di detriti di cheratina nella congiuntiva. Una carenza di vitamina A può anche causare raffreddori recidivanti, capelli secchi , malformazioni ossee, ritardo nello sviluppo, infezioni, pelle secca, rugosa ed esfoliata. 

Una carenza di vitamina E fa riscontrare disfunzioni metaboliche e muscolari, disturbi neurologici, difficoltà di coordinazione; inoltre fragilità delle piastrine e dei globuli rossi, quindi cattiva coagulazione del sangue, ossidazione e invecchiamento precoce dei tessuti, comparsa di disturbi infiammatori e alla digestione. Si è inoltre visto che una carenza di vitamina E può aumentare il rischio di cataratta.

Quindi... consumate caffè con moderazione e integrate la vostra dieta con integratori alimentari idonei alle vostre necessità e per un consiglio contattatemi pure.


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L'acqua in bottiglia

Non so nei vostri supermercati, ma nella mia zona c'è veramente un'ampia scelta di acque in bottiglia.
Non mi riferisco a Naturale, Frizzante o Leggermente frizzante, parlo proprio delle marche che ci sono nel mercato, che hanno dei prezzi che variano dai 0.15€/l a 0.5€/l .
L'acqua in Bottiglia è indubbiamente di qualità buona, ma cosa c'è sotto? ve lo siete mai chiesto?
Analiziamo bene il ciclo produttivo delle bottiglie in plastica:

  • L'acqua sgorga alla fonte e viene imbottigliata. Nel nostro immaginario, grazie ai pubblicitari, ci immaginiamo che la fonte sia in montagna, lontana da contaminazioni, in un paesaggio fiabesco quasi incantato. Invece uno dei colossi dell'industria dell'acqua è in pianura, le loro fonti sono falda di risorgiva. 
  • Le bottiglie successivamente vengono stoccate in magazzini e successivamente consegnate ai distributori (grossisti, non supermercati). Dopo lo stoccaggio in magazzino, che si presume al riparo dal sole e da odori, le nostre bottiglie intraprendono un bellissimo viaggio sulle strade Italiane, in media prima di arrivare al grossista ci mettono un po' di km, (non meno di 300km).
    Perche dico a riparo da sole, beh è risaputo che lasciare una bottiglia sotto il sole, al caldo di un abitacolo dell'automobile, la plastica rilascia diossina.
    Perchè al riparo da odori? provate a mettere una bottiglia di plastica accanto a una tanica di benzina, lascaitele li una settimana, provate a bere l'acqua... beh imbevibile la plastica traspira e l'acqua assorbe l'odore della benzina contenuta nella tanica.
  • Dal grossista al supermercato. Altro viaggetto in un bel camion al caldo... e poi stoccaggio al supermercato, anche li lontano da fonti di calore e odori.. almeno si spera.
  • Finalmente arriva sulla nostra tavola! Bene, dalla sorgente alla tavola... quanto tempo sarà passato secondo voi??? beh sicuramente non stiamo parlando di giorni e sicuramente neanche di settimane... ma come fa allora la nostra bellissima acqua in bottiglia ad essere ancora bella limpida e buonissima??? tenete presente che se lasciate dell'acqua in un recipiente qualche giorno comincia a fare le alghette verdi se la lasci un mese ci trovi le rane e i girini...
    come direbbe la mia bambina.. TA TAN.... vi svelo un segreto... ci mettono un conservante... Voi mi direte... cosa vuoi che sia, un'ennesimo conservante... amen... ma se vi dicessi che è ARSENICO? come la mettiamo ora???
    L’Unione Europea ha imposto un limite di 10 microgrammi per litro sotto il quale l’acqua può considerarsi sicura sia per adulti che per neonati. L’Arsenico è classificato dall’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro come elemento cancerogeno certo di classe 1, e posto in diretta correlazione con molte patologie oncologiche, e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute. L’assunzione cronica di arsenico, soprattutto attraverso acqua contaminata, è indicata, da una rilevante documentazione scientifica, anche quale responsabile di patologie cardiovascolari, neurologiche, diabete, lesioni cutanee, disturbi respiratori, disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche.
  • Dalla tavola allo smaltimento rifiuti. Smettiamola di produrre plastica... il nostro pianeta ve ne sarà grato!

    Vi riporto i valori di arsenico nelle varie acque minerali, nessuna delle marche citate ha il valore di arsenico superiore a 10.
    Denominazione Acqua Minerale/Fonte Valore (microgrammi per litro)
    Acqua Gaudianello 0.619
    Acqua Santa Croce 0.124
    Acqua Leggera 4.650
    Acqua Lilia 1.900
    Acqua Sveva 2.740
    Acqua Ferrarelle 6.810
     Acqua Lete 0.759
     Acqua Lieta (Conad) 0.238
     Acqua Galvanina 0.162
     Acqua Monte Cimone (Coop) 0.098
     Acqua di Nepi 5.710
     Acqua Claudia 0.059
     Acqua Egeria 8.910
     Acqua Fiuggi 1.850
    Acqua Boario 0.056
     Acqua Coop (Sorgente Grigna) 0.390
    Acqua Frisia 5.640
    Acqua Levissima 6.200
    Acqua Maniva 0.675
    Acqua Norda (Sorgente Daggio) 3.730
    Acqua Norda (Nuova Acqua Chiara) 0.161
    Acqua San Pellegrino 1.380
    Acqua Sant’Antonio 0.475
    Acqua Vitasnella 0.117
    Acqua Gaia 0.248
    Acqua Nerea 0.102
    Acque Alpi Cozie 1.040
    Acqua Alte Vette (Iper) 0.407
    Acqua Crodo Liesel 0.088
    Acqua Cime Bianche 0.798
    Acqua Lauretana 0.019
     Acqua San Bernardo 0.489
     Acqua Sant’Anna 1.310
    Acqua Sant’Anna (Fonte Vinadio) 5.220
    Acqua Candida 5.410
    Acqua Funte Fria 5.690
    Acqua Isola Antica 7.440
    Acqua Pejo 0.091
    Acqua Fonteviva 0.153
    Acqua Panna 0.355
    Acqua Uliveto 0.088
    Acqua Fabia 0.404
    Acqua Rocchetta 0.198
    Acqua Sangemini 0.204
    Acqua Viva 0.109
    Acqua Dolomiti (Esselunga) 0.533
    Acqua Guizza 0.428
    Acqua Recoaro 0.054
    Acqua San Benedetto 0.468
    Acqua Vera 1.410

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Casette

La casetta dell'acqua possiamo considerarla l' evoluzione moderna delle fontanelle di un tempo...
Ti viene offerta acqua potabile refrigerata naturale oppure frizzante. 
Chiunque può attingere alla risorsa dell’acqua con un pagamento che va dai 2 ai 5 centesimi al litro.

Altroconsumo dichiara  che ha messo a confronto l’acqua alla spina con quella di rubinetto. 
Risultato: non c’è motivo per preferire l’acqua delle casette a quella di casa, a meno che non si abbia un problema di tubature.
Se si tratta della stessa acqua che arriva nelle nostre case, perché scomodarsi per andare a riempire le bottiglie nelle casette dell’acqua? 
In teoria perché l’acqua, grazie a sistemi di filtrazione, subisce ulteriori trattamenti, che dovrebbero migliorarne la qualità. 

Lo hanno verificato sul campo, le analisi parlano chiaro: il confronto tra acqua proveniente dalle fontanelle pubbliche e quella prelevata dalle case dell’acqua dimostra che gli acquedotti svolgono bene il loro lavoro. Le due acque dal punto divista della qualità si equivalgono.
Le differenze ci sono, ma non sono apprezzabili.




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Acquedotto

Un acquedotto è il complesso delle opere di presa convogliamento e distribuzione dell'acqua necessaria ad una o più utilizzazioni : uso potabile, uso irriguo, uso industriale, ecc.
La parola deriva dai due termini della latino aqua ("acqua") e ducere ("condurre").

L’acqua distribuita attraverso gli acquedotti può provenire sia da sorgenti sotterranee o pozzi che da fonti superficiali come bacini artificiali, laghi o fiumi.
Nel primo caso spesso è già potabile all’origine e viene solo leggermente disinfettata per precauzione; nel secondo caso, quando si utilizzano acque superficiali, è necessario effettuare trattamenti di potabilizzazione.


Ma cosa troviamo nella cosiddetta acqua di rubinetto?

Il D.P.R. 236/88 classifica anzitutto i possibili contaminanti dell'acqua potabile in diverse categorie:
A) parametri organolettici;
B) parametri chimici e chimico-fisici in relazione con le caratteristiche naturali delle acque;
C) parametri chimici indesiderabili;
D) parametri chimici tossici;
E) parametri microbiologici;
F) parametri aggiuntivi, riguardanti le acque che sono state sottoposte a un trattamento di addolcimento o dissalazione. e ne fissa i valori guida e i limiti imperativi.
Nella tabella che segue sono riportate le concentrazioni massime ammissibili (CMA) per alcuni parametri, insieme conl'indicazione delle possibili patologie indotte da una prolungata assunzione.
 
Il problema della scarsità di acque naturali che abbiano un grado di purezza chimica e batteriologica tale da poter essere immesse nella rete di distribuzione delle acque potabili senza trattamenti, costringe molti acquedotti a trattare acque superficiali o sotterranee, al fine di rimuovere i contaminanti chimici o biologici.
Le principali contaminazioni chimiche riscontrate nel nostro Paese sono:

a) la contaminazione da nitrati delle acque di falda;
L'attività di fertilizzazione immette sul suolo e nel sottosuolo composti dell'azoto sotto diverse forme: organica, ammoniacale, nitrica. La persistenza e la mobilità di queste forme di azoto sono diverse. Vi sono aree particolarmente vulnerabili, nelle quali la contaminazione da nitrati delle acque sotterranee supera normalmente il limite di 50 mg/l di ione nitrato al di sopra del quale la normativa italiana (D.P.R. 236/88) considera non potabile l'acqua. Peraltro, trattandosi di sostanze ritenute indesiderabili e non tossiche, il Ministero della Sanità ammette, in deroga, una concentrazione massima di 100 mg/l (D.M. 14/7/1988). Questo limite in deroga appare alquanto permissivo: l'O.M.S. (1984), in relazione agli effetti metaemoglobinizzanti osservati sui neonati, ha definito una linea guida di 45 mg/l di nitrati e l'E.P.A. (1985) ha fissato un identico livello massimo raccomandabile.
b) la contaminazione da erbicidi;
La contaminazione delle acque di falda da erbicidi, in Italia, ha avuto particolare rilievo nell'areale risicolo; ma anche in zone nelle quali la coltura prevalente è il mais. Nel primo caso i contaminanti di più frequente ritrovamento nelle acque destinate al consumo umano sono molinate e bentazone; nel secondo caso, atrazina. In Italia l'erbicida più frequentemente ritrovato nelle acque destinate al consumo umano è l'atrazina.
La vicenda delle deroghe per la concentrazione di erbicidi concesse negli anni dal 1987 in poi offre lo spunto per approfondire i criteri di fissazione dei limiti di qualità delle acque potabili; tenendo presente che in altri paesi sono in vigore limiti diversi da quelli della direttiva comunitaria e che la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha da tempo predisposto la propria tabella dei limiti.
c) la contaminazione da ferro e manganese;
Nella pianura padana le falde più profonde (quindi, protette) danno acque solitamente contenenti ferro e manganese (talvolta, anche solfuri) e richiedono un trattamento di deferrizzazione-demanganizzazione. Ne è prova, per esempio, la qualità dell'acqua potabile dell'acquedotto di Pavia, che contiene mediamente 0,38 mg/l di manganese e 0,15 mg/l di ferro (media dei valori riscontrati dal Laboratorio Chimico Provinciale il 22/6/1978 su 22 pozzi) e pesca in un complesso che si sviluppa a una profondità compresa fra 80 e 120 metri. In Lombardia la provincia più interessata dalla presenza di manganese è appunto quella di Pavia, con un valore massimo di 2,64 mg/l; ma nelle Marche sono stati rilevati, nelle acque potabili di alcuni comuni della provincia di Pesaro, livelli di manganese intorno a 10 mg/l, dovuti alla natura idrogeologica del terreno.
I limiti di legge italiani sono di 0,2 e 0,05 milligrammi/litro, rispettivamente per ferro e manganese. Tali limiti sono suscettibili di deroga, trattandosi di sostanze classificate come indesiderabili; in particolare, per il manganese il D.M. 14/7/1988 consente deroghe fino a 0,2 mg/l.

d) la contaminazione da composti organici clorurati.

In alcune regioni d'Italia i composti organici clorurati presenti nelle falde acquifere derivano da immissioni provenienti da attività industriali.
Informazioni tratte delle lezioni del prof. Vincenzo Riganti, Università di Pavia, Dipartimento di Chimica generale, Cattedra di Chimica merceologica

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